Pregiato Sangue – Marina Colasanti

a cura di Paola Silvia Dolci

“L’alligatore, che ha cinque richiami distinti:
amicizia, amore, copula, guerra e avvertimento –
geme e parla nella gola
della Principessa Indiana.”
                                                         E. Bishop

Più di trenta titoli; poeta, traduttrice, giornalista, illustratrice di libri infantili.
Bellissima e bravissima.
Se mi becca queste traduzioni mi fa il culo.
Da “Fino Sangue”, tre poesie di Marina Colasanti (Asmara, 26 settembre 1937).

Il sapore perso

Quando ero bambina
mi piaceva succhiare i fiori del glicine
nel centro esatto
nel punto più protetto che nascondono i petali:
il pistillo.
C’era un po’ di zucchero
sembrava
ed era croccante .
Da grande
cerco inutilmente
lo stesso sapore.
Penetra nella mia bocca
la carne tenera
la lingua aperta
senza che mi arrivi nulla
né lo zucchero dell’infanzia 
né il sapore della memoria.

Pitigrilli vietato

Il costume intero della dolicocefala bionda
è bianco
profondo nelle cosce
la barca
della dolicocefala bionda
ha le vele aperte
nello smalto cobalto
la barca è imprigionata nell’azzurro 
come una spilla
la bionda fa scivolare una gamba
vicino al bordo
scintilla più chiara
la fica 
esposta nel gesto.

Qualcuno arriva alla porta della camera
immobile la barca naviga
nel libro chiuso.

Pregiato sangue

Mi piace la poesia
che parla di un uovo fritto
dell’abbaiare di un cane
e dell’odore di bruciato.
Poesia che con piccoli tagli
penetra nelle piccole cose
buca la buccia
l’utero 
strappa la placenta 
e lascia colare
il pregiato 
sangue.

Traduzioni di Massimo Ambrosini e Paola Silvia Dolci.

MART, museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto,
Depero FURTIVISME