Approfondimenti
Per quando arriva il trauma 1
Logan February – traduzione Elisa Audino
Mesi fa avevo lasciato Logan February1, poeta nigeriano, compositore e studente di scrittura creativa alla Purdue University, con la promessa di risentirci a distanza di qualche mese. Era troppo presto per un’intervista lunga. Lui stava affrontando una lunga sessione di esami universitari, io avevo bisogno di tempo e di riflettere a lungo sulla sua raccolta, In the nude, edita dall’Ouida Books.
L’ho ricontattato di ritorno da Bologna in Lettere, dove avevo letto alcune sue traduzioni. Logan, che era appena stato in Europa per una piccola vacanza, ha letto la mia mail mentre stava rientrando negli Stati Uniti. Il nostro dialogo è iniziato così in un non luogo, una cyber parentesi durata circa due mesi, in cui abbiamo traslato domande e risposte e inframmezzato dei vuoti temporali a far da cuscinetto – quasi per proteggerci -, senza reciproche scadenze.
Da quando ho letto la tua raccolta, la parola ‘trauma’ è riapparsa spesso a bussare alla mia porta. Per svariate ragioni. Primo, perché il trauma è qualcosa che riguarda tutti, in modi e tempi diversi e a volte ci trova impreparati. Secondo, perché quei versi in prosa poetica
Tutte le notti per un mese il mio usignolo morto canta gli auguri di compleanno. C’è una tazza di latte freddo seduta là fuori, per quando arriva il trauma. Quel povero, umido micino.
(da Lazzaro, Drogato)
credo tocchino uno dei punti più alti della raccolta. Cosa significa per te e per la tua poesia il trauma?
Sono sempre stato interessato all’alchimia fisica e alla possibilità di trasformare l’esperienza interiore in qualcosa che è, se non privo di dolore, per lo meno in prossimità della propria capacità di agire e della comprensione. Le esperienze traumatiche, anche quando vengono nascoste, hanno l’urgente necessità di essere trasmutate in altro. Perciò, come molti artisti, abbraccio la sfida della catarsi. I miei primi lavori erano un modo per oltrepassare la sfida dell’adolescenza. Ero in lutto per la morte di mio padre, stavo venendo a patti con gli aspetti queer di me stesso, ero schiacciato dal peso dell’educazione religiosa. Tutti questi traumi mi avevano condotto a manifestare i sintomi di una condizione di neuro divergenza, che non avevo modo di curare in Nigeria. Perciò la poesia è diventata un traguardo di vita e una gioia creativa, che mi ha aiutato a capire che ho del potere anche quando penso di non averne affatto.
Ghiottoneria
Sia benedetta la briosa perfezione dei capezzoli maschili.
Piccoli, ma tuttavia ampi abbastanza
all’accenno a mezzaluna del morso del proprio amante.
I ragazzi gay conoscono il loro latte materno.
La sua gola è una fossa. Dentro di lui un banchetto.
Io non sono mai stato così.
Io ho imparato la maternità per me stesso,
stringendo la splendida testa di un uomo,
guidando la sua bocca sul mio corpo.
Il mio cuore rosso, che palpita & che ama,
i miei capezzoli, sodi & vogliosi.
Guarda come mi nutro,
stringilo al mio seno, continua a farlo venire
dietro di me. Eppure, ho fame di essere come gli altri –
di non rimanere senza fiato nelle braccia di mia madre.
Perché non posso dirle come ho baciato un ragazzo,
assaggiando la mia pelle nella sua calda, umida lingua.
Guardami! Non conosco neanche più la sete.
Gluttony
Bless the boy’s perfect, perky nipples.
Small, but somehow making space
for the soft crescent of very lover’s bite mark.
Gay boys know about their’s mother milk.
His throat is a chasm. He has feast inside him.
I was never like that.
I learned motherhood for myself,
holding a man’s beautiful head,
guiding his mouth to my body.
My red heart, throbbing & loving,
my nipples, firm & wanting.
See how I nurture,
hold him to my bosom, keep him coming
back to me. Still, I hunger to be like the others –
to not be breathless in my mother’s embrace.
Because I cannot tell her how I kissed a boy,
tasted my skin on his warm, wet tongue.
Look at me! I don’t even know thirst anymore.
Logan February è un poeta nigeriano non binario, compositore e studente di scrittura creativa alla Purdue University. I suoi testi sono comparsi su The Guardian Life, Dazed, The Rumpus, Lambda Literary, Washington Square Review, Africa In Dialogue e altri. La raccolta In The Nude, pubblicata con la casa editrice Ouida Books diretta da Lola Shoneyin, ha vinto nel 2020 il premio ‘The Future Awards Africa Prize for Literature’, uno dei riconoscimenti più importanti per i giovani nigeriani.
Nell’immagine: Logan February, fotografia di Weiji Wang
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