Re-legere

“Fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza”.

Questa non è un’esortazione, un veemente richiamo all’homo conatus, all’organizzazione ed esecuzione della volontà.
È una constatazione dell’inferno umano.
Io ripudio l’umano. Io sono religioso. La religione, nel suo etimo “re-legere”, aver cura riguardosa, è il ripudio dell’umano. Mi riferisco non alla religione delle varie Chiese, mi riferisco al mio prostrarmi stupefatto, instupidito, stuprato, sull’incomprensibile e l’incomunicabile. È ciò che chiamo Dio. Io vorrei non volere, vedete la contraddizione, la contraddizione della carne, vorrei non volere nulla. Io vorrei non volere nulla nell’orgasmo in cui mi precipita una prostituta, o l’eroina, o l’alcool.

Io vorrei, peraltro senza volere, in questo carcere di volontà che è il mio corpo, io vorrei, senza volere, non volere.