Approfondimenti
Dieci ragioni
a cura di Ianus Pravo
Dieci buone ragioni per suicidarmi e una per non farlo
Vale la pena che mi suicidi perché, vivendo:
1. L’abbandonata bellezza della lacrima subisce l’inerzia della volitiva volgarità del pianto (il grido si fa, col tempo, frase).
2. Il gioco, che è sempre preterintenzionale, va inevitabilmente a vedere la sua allegria riflessa nello specchio, e riconoscendosi si fa intenzione e scherzo.
3. L’amore porno, l’amore dell’amare, si fa eros, s’incaponisce a dare ciò che non possiede a qualcuno che non lo vuole.
4. Nel dolcissimo oblio dell’ebbrezza alcoolica si estende, come un’alba ombra, l’Auschwitz del ricordo di me.
5. Tra poco mi sarà proibito di fumare persino in mia assenza.
6. In assenza di Dio, devo esserlo io, Dio, e sono troppo sensibile per sopportare le mie bestemmie.
7. Ancora peggio dell’essere Dio è l’essere figlio, e il padre è immortale.
8. La solitudine è impossibile.
9. Come c’insegna un personaggio dostoevskjiano, oltre i quarant’anni vivono solo gli sciocchi e i ribaldi.
10. La decima ragione non la so.
Il motivo per non suicidarmi: devo prima sapere qual è la decima ragione per farlo (non posso, per morire, essere meno motivato di quanto lo sia Roberto Saviano per vivere).
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