Masa de pranz de Dracul

a cura di Rosamaria Caputi
consulenza musicale Luca Palli Branchi
con la partecipazione di Mauro Mazzetti, Cristiano Burgio, Silvia Longo, Barbara Giuliani, Michaela D’Astuto, Davide Biagini

Carne d’Alba

Ingredienti per 2 persone:

– 150 gr di carne, un taglio magro e tenero, ottimo il filetto di manzo
– un gambo di sedano, meglio se preso dal “cuore” del sedano stesso
– olio extravergine di oliva (gusto non troppo intenso, perfetto quello ligure)
– scaglie di parmigiano reggiano
– sale, pepe

Ingredienti a insindacabile gusto personale o legati alla stagione:

– scaglie di tartufo bianco di Alba (o nero, alla peggio)
– aglio
– succo di limone

Tagliate al coltello il filetto (o comprate carne già tritata, meglio se a pezzetti non troppo piccoli), ponetela in una ciotola e conditela con sale, pepe, olio (e l’aglio, se lo gradite. In alternativa potrete strofinarlo nella ciotola, prima di porvi la carne, affinché resti impregnata del succo).
Aggiungete il sedano mondato e tagliato a rondelle. Lavorate il composto con una forchetta affinché la carne assorba tutto il condimento, poi impiattate, dando la forma desiderata.
Cospargete con scaglie di parmigiano reggiano e/o, quando è stagione, con scaglie di tartufo.
Evitate l’olio aromatizzato al tartufo, a meno che non conosciate personalmente chi lo ha preparato.
Per chi lo gradisse, il succo di limone va aggiunto all’ultimo momento, poiché “cuoce” la carne dandole un aspetto grigiastro, affatto invitante.

Branzino al cartoccio con agliata di Alghero

Cuocete il branzino al cartoccio, condito solo con sale e olio, al forno per circa 60 minuti

Per l’agliata di Alghero:

1 kg di passata di pomodoro
100 g di prezzemolo
50 cc di aceto
100 cc di olio extra-vergine di oliva
5 pomodori secchi
6/ spicchi d’aglio
peperoncino a piacere
sale q.b
Preparate un trito di pomodori secchi, aglio, prezzemolo e peperoncino e aggiungete all’olio già caldo. Soffriggete per alcuni minuti, aggiungendo mezzo mestolo d’acqua. Unite la passata di pomodoro, rimestando finché non si addenserà. Aggiungete l’aceto, il sale e continuate la cottura per una decina di minuti. Versate l’agliata ancora calda sul branzino diliscato .
Servite sia caldo che freddo.

Bloody Mary
Ingredienti
3/10 di Vodka
6/10 di succo di pomodoro
1/10 di succo di limone
Cubetti di ghiaccio
3 gocce di salsa Worcester
Uno spruzzo di Tabasco
1 punta di sedano
Sale e pepe

Agitare nel mixing glass o miscelare gli ingredienti direttamente nel bicchiere.

Il bloody Mary si serve freddo nel tumbler alto, con un gambo di sedano o spiedi vari. 

“Caro amico,

benvenuto nei Carpazi. Vi attendo con ansia. Dormite bene questa notte.

Domattina alle tre parte la diligenza per la Bucovina, sulla quale è stato

fissato un posto per voi. Al Passo Borgo sarete atteso dalla mia carrozza che vi

condurrà da me. Spero che il viaggio da Londra sia stato buono, e che vi sia

piacevole il soggiorno nel mio bel paese.

Il vostro amico

Dracula.

Prima di lasciare Bistrita, ecco di che è consistito

il mio pasto: ho mangiato quella che chiamano “bistecca del ladro” – pezzetti di

pancetta, cipolla e bue, insaporiti con pepe rosso, infilzati su spiedini e

arrostiti sulla brace, proprio come si fa a Londra con la carne di manzo!

Il tempo che sono rimasto in attesa mi è parso interminabile, e mi sentivo

assediato da dubbi e paure. A che razza di luogo ero mai approdato, e tra che

gente?

La cena era già servita. Il mio anfitrione, in piedi a un angolo del grande

camino, appoggiandosi alla spalletta, con un aggraziato cenno della mano mi

ha indicato la tavola, dicendo:

“Accomodatevi, vi prego, e mangiate a vostro piacimento. Vorrete

scusarmi, spero, se non vi faccio compagnia; ma ho pranzato, e non ceno

mai”.

Di fronte a me, nel raggio dell’astro notturno, erano tre donne giovani, dame.

Al primo vederle, ho creduto di sognare perché, sebbene avessero la luna alle spalle,

non proiettavano ombra alcuna sul pavimento…

La ragazza si è inginocchiata e si è protesa su di me, con avidità, sì. C’era una

manifesta voluttà che era insieme elettrizzante e repulsiva, e mentre piegava

il collo si è leccata le labbra proprio come un animale ho udito il risucchio della lingua

e ho potuto avvertire il fiato caldo sul collo. Ero consapevole della presenza del Conte,

del suo essere lì, in preda a una tempesta d’ira

“Come osate toccarlo, voialtre? Come osate mettergli gli occhi addosso,

quand’io ve l’ho proibito? Indietro, vi dico! Quest’uomo appartiene a me!

Attente a non tentare di avvicinarlo, o avrete a che fare con me”.

Nell’estate di quest’anno ci siamo recati in Transilvania, rivisitando quei

luoghi che erano e sono per noi così pieni di vividi e terribili ricordi. E ci

riusciva quasi impossibile credere che quanto avevamo visto con i nostri

stessi occhi e udito con le nostre stesse orecchie, fosse davvero accaduto. 

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